top of page

Laboratorio Ludico-Espressivo

Espressione corporale, Mimo, Pantomima musicale, Drammatizzazione e utilizzo della Maschera neutra per arricchire e potenziare le proprie copacità espressive, con la possibilità di allestire una Performance finale a teatro.

 

Le numerose attività proposte mirano all’acquisizione o al perfezionamento di competenze legate agli elementi base dell'espressione corporale: corpo e azioni, utilizzo dello spazio, dinamiche di postura e di movimento. Lo scopo è quello di sperimentare le dimensioni artistiche della disciplina stessa, attraverso esercizi di esecuzione e ripetizione che permettono di ampliare le capacità motorie di base e quelle di controllo del movimento, sviluppando una maggiore propensione e sensibilità compositiva. Gli esercizi di esplorazione e invenzione (improvvisazione non verbale) fanno lavorare con l’immaginazione, stimolano la creatività e la capacità compositiva, migliorando la qualità artistica ed espressiva del movimento.

 

Il programma è articolato nei seguenti punti principali:

 

  1. Attività ludiche: vengono proposte esperienze ludiche utili all'integrazione e alla costruzione del gruppo di lavoro. Questa prima fase prevede l'interazione diretta e spontanea fra i partecipanti, ma anche sperimentazioni sulla fiducia, sulla comunicazione e sul contatto;

  2. Improvvisazione non verbale: viene considerata l’elemento fondamentale per stimolare la creatività soggettiva. L'improvvisazione pone al centro del lavoro il corpo che, con il suo linguaggio primordiale, è l’unico mezzo a disposizione per esprimersi e rapportarsi agli altri;

  3. Mimo e Pantomima: con il Mimo, l'improvvisazione viene vincolata alla narrazione di scene o azioni molto brevi, semplici, che vanno appunto "raccontate" con il solo utilizzo del corpo e dell'espressione facciale; con la Pantomim musicale, invece, si utilizzano le esperienze precedenti per realizzare piccoli allestimenti vincolati da un accompagnamento musicale, che determina e guida il corpo, le azioni e il movimento. In entrambi i casi non è previsto l'utilizzo del linguaggio verbale;

  4. Utilizzo della maschera neutra: l’utilizzo della maschera è alla base dello sviluppo di alcune tecniche dell’attore ed è utile per ottenere un comportamento scenico efficace. Calzare una maschera neutra significa, innanzitutto, rinunciare totalmente all’espressività del proprio viso. In questo modo, per raccontare ed esprimere, occorre utilizzare il corpo in modo espressivo, con movimenti vistosi, plastici, concreti. Quindi, per “sostenere” una recitazione in maschera, occorre sopperire alla mancanza dell'espressività del volto con un utilizzo espressivo ed enfatizzato del corpo;

  5. Performance individuale: ciascun partecipante potrà costruire una propria performance individuale in maschera neutra, che preveda l'utilizzo del corpo, del movimento, dello spazio e del suono. E' ammesso anche l'utilizzo della voce, purché non sia preponderante rispetto agli altri linguaggi. Ogni partecipante riceverà un testo visivo (immagine, fotografia, disegno) quale base di partenza per la costruzione di una breve "scena" che poi mostrerà ai compagni;

  6. Drammatizzazione: con il termine "drammatizzazione" intendiamo un processo, complesso e articolato, attraverso il quale mettere in pratica le nozioni acquisite in una situazione di rappresentazione organizzata. Ciò significa utilizzare il corpo, la mimica, l'espressione corporale e il suono per rappresentare un breve argomento o una vicenda. Sono previste ben due drammatizzazioni: La zattera della Medusa, in maschera neutra su base musicale, e La Peste di Artaud;

 

Qualora il gruppo volesse finalizzare il lavoro svolto nella realizzazione di un saggio finale a teatro, è possibile montare negli ultimi 2-3 mesi una Performance di gruppo o uno spettacolo di Teatro immagine [1]. Tale progetto, a discrezione dei partecipanti, viene allestito tenendo conto di tutti gli aspetti del percorso, senza privilegiare il linguaggio verbale rispetto alle altre componenti (corpo, movimento, azione, musica). Maggiore importanza verrà data alle coreografie di movimento, al linguaggio del corpo, all'utilizzo drammaturgicamente attivo della musica, delle luci, dei colori e dei suoni, parole comprese. Pertanto, da un punto di vista strettamente sperimentale, questa esperienza può arricchire moltissimo, anche coloro che hanno già vissuto esperienze teatrali di tipo tradizionale (teatro di prosa).

_______________________
 

[1] Per Teatro immagine si intende una specifica rappresentazione in cui la visione prende il sopravvento rispetto all'elemento verbale (e non solo), inglobando tutte le altre forme di rapporto con il reale e con il simbolico. Rispetto al Teatro di prosa, dove la parola è l'elemento narrativo per eccellenza, nel teatro immagine si parla del più ampio concetto di drammaturgia della forma, per il quale ogni elemento che interviene nella rappresentazione ha uno scopo prettamente narrativo. Ciò significa che, in uno spettacolo, il movimento, il corpo, le azioni, le luci, i colori e i suoni svolgono una funzione narrativa superiore a quella della parola. Il testo teatrale viene tradotto in una sceneggiatura di azioni visive (o visuali); lo spazio scenico viene utilizzato nella sua totalità, senza ribalta, quarta parete o altri espedienti a uso dell'attore; la drammaturgia si concentra sulla narrazione per immagini, sia statiche che dinamiche, avvalendosi di tutti i codici teatrali, iconici, pittorici e cinematografici possibili.

bottom of page