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Ascoltare con il corpo seguendo stimoli sonori e accompagnamenti musicali posti alla base del movimento. Attività esplorative e compositive per migliorare la qualità artistica del movimento, educare l'orecchio musicale e imparare a interiorizzare il tempo e il ritmo.

 

Il Laboratorio sperimentale in musica e corporeità è un percorso fatto di proposte e suggestioni in cui il suono e la musica sono alla base del movimento corporeo. Attraverso queste attività, originali e molto variegate, i partecipanti sviluppano o accrescono la loro capacità di percepire ed elaborare gli stimoli sonori/musicali attraverso l'esplorazione e l'organizzazione del suono, acquisendo o ampliando le proprie abilità motorie e di controllo del movimento, riuscendo anche ad educare l'orecchio musicale e a sviluppare una maggiore sensibilità al ritmo. Successivamente si lavora sulla capacità di fornire una risposta creativa agli stimoli sonori, che possiamo definire un "ascolto con il corpo". Gli esercizi, quindi, favoriscono la capacità compositiva individuale e di gruppo, migliorando la qualità artistica ed espressiva del movimento, soprattutto quello coreografico. Le attività proposte guidano i partecipanti nella composizione di coreografie a partire dal linguaggio non verbale e dall'improvvisazione, potenziando anche la capacità di muoversi e di interagire fra loro sulla base di diversi stimoli sonori e accompagnamenti musicali.

 

Attività di Laboratorio:

 

Le attività previste hanno lo scopo di guidare i partecipanti all'interno di uno spazio sonoro nel quale esprimere la propria individualità, le proprie emozioni e la propria creatività. Una volta appropriati di questo spazio sonoro, i partecipanti imparano a percepire ed ascoltare stimoli sonori e musicali eterogenei dando forma alle proprie idee con il copro, le azioni e il movimento. Porre il suono e la musica alla base del movimento corporeo significa, innanzitutto, rapportarsi ad esso e rispondere agli stimoli in modo personale, emotivo, creativo e artistico, imparando a rinosconere e interiorizzare le atmosfere, le suggestioni, il tempo e il ritmo delle diverse componenti sonore. Inoltre, il laboratorio amplia le nostre competenze in materia musicale, fornenisce strumenti per godere al meglio delle esecuzioni e insegna ad ascoltare su più piani sensoriali.

 

Obiettivi specifici del laboratorio:

 

  • favorire una maggiore percezione di sé in rapporto allo stimolo sonoro;

  • sviluppare un maggiore gusto estetico e una migliore percezione sonora;

  • proporre un modo nuovo di rapportarsi a se stessi, allo spazio, al suono, agli altri;

  • stimolare la cretività in rapporto a precisi vincoli, per comprendere e apprezzare meglio la composizione;

  • potenziare la capacità di esprimere, comunicare, creare attraverso il linguaggio primordiale del corpo;

  • valorizzare le idee, la fantasia e le capacità espressive individuali e di gruppo;

  • imparare a muoversi su un palco in base al tempo, al ritmo e alle suggestioni fornite dalla musica;

  • acquisire maggiore padronanza del corpo, maggior controllo del movimento ed una migliore qualità.

 

Gli effetti benefici della musica sul nostro corpo/organismo sono oramai noti, sia per le capacità di evocare un'esperienza emozionale che coinvolge il corpo, la mente e lo spirito (vissuti anche nel rapporto con l'altro), sia perché attraverso le attività di ascolto con il corpo è possibile ritrovare (riscoprire) l'unità inscindibile del corpo-mente (unità psicofisica dell'individuo).

Alcuni studi nel secolo scorso [1] hanno indagato gli effetti benefici che la musica avrebbe sul sistema nervoso autonomo, convergendo su alcuni punti sostanziali: il ritmo, la dinamicità, la componente melodica, la struttura armonica e l'aspetto suggestivo della musica influenzano alcuni processi corporei, favorendo situazioni come:

 

  • creare armonia psicofisica e rilassamento;

  • accelerare o rallentare la frequenza respiratoria;

  • abbassare la pressione sanguigna;

  • ridurre la fatica fisica e lo stress;

  • agire positivamente sula soglia degli stimoli sensoriali;

  • stimolare/incrementare l’immaginazione.

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[1] Gli studi cui ci riferiamo sono soprattutto quelli in psicoterapia musicale e in psicoanalisi musicale, con autori quali, ad esempio, R. McClellan che, nel suo contributo Musica per guarire (Editori Riuniti), parla - fra l'altro - degli effetti benefici della musica sul sistema nervoso autonomo. Nel libro Che cos'è la Musica? (Il Mulino), a cura di C. Dahlhaus e H.H.Eggebrecht, si afferma che “La musica dischiude all’uomo un regno sconosciuto; un mondo che non ha nulla in comune con il mondo sensibile esterno che lo circonda e in cui egli si lascia alle spalle tutti i sentimenti definiti da concetti per affidarsi all’indicibile."

Laboratorio Musica e Corporeità

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